REGOLAMENTO NAZIONALE

DELLE PROVE DI CACCIA PER SPANIEL

(In vigore dall’1.07.1997)

 

 

 

Le prove nazionali si suddividono in:

a)prove con selvatico abbattuto (tipoA)

b)prove con riporto a freddo (tipo B)

Ai fini del conseguimento del titolo di campione italiano di lavoro, non meno di due CAC

devono essere ottenuti in prove con selvatico abbattuto.

 

A) Prove con selvatico abbattuto

 

In tali prove il riporto viene eseguito esclusivamente su selvaggina naturale nel corso del

turno di prova, fatto salvo quanto previsto dal successivo art.23.

 

B) Prove con riporto "a freddo"

In tali prove il riporto sarà effettuato a fine gara,        limitatamente ai cani qualificabili, su

fagiano o piccione di allevamento, precedentemente uccisi e lanciati al cane come

previsto dal successivo art.23 comma 4.

Il tipo di animale da riportare dovrà essere specificato nel programma.

Art.1.- Queste prove hanno lo scopo di evidenziare i riproduttori di élite che si saranno

distinti per le loro qualità di naso, di andatura, di resistenza, di capacità di recepire e

trattenere un addestramento molto spinto e suscettibile a generare altri grandi

cacciatori e numerosi cani da caccia di alto valore.

Art.2.- Le prove di cui alla lettera “a” della premessa sono caratterizzate dal fatto che

possono svolgersi solo a stagione di caccia aperta su selvatico naturale e con selvatico

abbattuto per ciascun cane nel corso del suo turno di prova.

Le prove di cui alla lettera “b” invece dovranno svolgersi SOLO in Zone di

Ripopolamento e Cattura o Aziende Faunistico Venatorie e SOLO dalla chiusura della

caccia al 31 marzo e dal 1° settembre all’apertura.

 

Nessuna prova con CAC potrà essere svolta con selvatico che non sia naturale.

Per selvatico naturale si deve intendere selvatico nato in libertà o liberato al più tardi

entro il mese di agosto.

In nessun caso potrà essere liberato selvatico in occasione di una prova, nemmeno qualche

giorno prima.

 

Organizzazione

Art.3.- Non potranno partecipare alle Prove che i cani di razza pura iscritti o iscrivibili ad

un Libro Origini riconosciuto dalla FCI.

Art.4.- Nelle prove sono previste deu categorie separate, l’una alla quale prenderanno

parte i Cocker, l’altra alla quale parteciperanno tutte le razze Spaniel.

Nel caso in cui non si potessero effettuare le due categorie contemporaneamente, il

comitato organizzatore tirerà a sorte l’ordine del loro svolgimento.

Tutti gli spaniel potranno correre assieme nelle stessa prova nel caso in cui non ci siano

sufficienti iscrizioni di una delle varietà. In quel caso sarà attribuito un solo CAC purchè

il cane vincitore sia di qualità eccezionali.

Art.5.- La partecipazione alle prove con CAC è aperta ai cani menzionati all.art.3.

L’iscrizione alle prove sopra indicate può essere limitata anche in base a solo titoli di

merito (qualifiche ottenute precedentemente) a condizione che venga indicata sul

programma delle prove.

Art.6.- Si  prescrive quanto segue:

a)se la Prova è divisa in più batterie, la ripartizio-

ne dei cani si farà secondo le seguenti disposizioni: nessun proprietario, addestratore o

conduttore potrà pretendere che i suoi cani siano inseriti in più batterie a meno che non

abbia degli aiutanti che possano presentare per lui in altre batterie.

b)la presenza di femmine in estro è assolutamente

proibita;

c)nessuna iscrizione potrà essere accettata oltre

la data della chiusura stabilita;

d)non verrà rimborsato alcun ammontare di iscrizione a meno che la rinuncia non

venga comunicata almeno tre giorni prima della data della prova;

e)le iscrizioni saranno valide solo se accompagnate dall’importo. I partecipanti di

nazionalità estera potranno regolare i loro pagamenti all’atto delle prove purché questi

vengano effettuati prima dell’inizio e dovranno essere fatti per tutti i cani iscritti, presenti o

meno, salvo i casi alla lettera d);

f)solo le femmine in calore potranno essere ritirate e non potranno essere rimpiazzate,

inoltre non sarà accettata nessuna sostituzione di cane;

g)il conduttore o il concorrente che rifiuterà di pagare le sue iscrizioni non sarà

ammesso alla partecipazione alle prove della stessa categoria che avessero luogo nella

stessa giornata.

Art.7.- Non sono ammessi cani cattivi, mordaci o affetti da malattie contagiose, i cani

appartenenti o condotti da persone soggette alla sanzione disciplinare della squalifica

irrigata dall’ENCI o dalla FCI in corso di esecutività, o facenti parte di società o

club non riconosciuti dagli Enti membri della FCI.

Art.8.- I conduttori dovranno trovarsi, pena l’esclusione, presenti all’appello che si farà

sul luogo del raduno, e saranno in seguito sempre a disposizione del Giudice.

Art.9.- Il Comitato organizzatore si riserva il diritto di annullare una prova

rimborsando l’ammontare delle iscrizioni solo per cause naturali e di forza maggiore.

Art.10.- L’omologazione da parte dell’ENCI delle classifiche non avrà luogo se i cani

presenti in gara non saranno almeno 2.

Art.11.- La ripartizione dei cani sarà fatta dagli organizzatori, mentre l’ordine dei turni

sarà fatto con estrazione a sorte.

 

Misure d'ordine

Art.12.- Per quanto attiene le misure d’ordine saranno applicati i vigenti regolamenti

dell’ENCI.

 

Presentazione

Art.13.- Nessun cane potrà portare, durante il turno, alcun oggetto coercitivo.

Art.14.- Il conduttore dovrà in qualsiasi circostanza rimettersi alle indicazioni dei

giudici, non dovrà usare voce e fischietto che con la massima discrezione.

Art.15.- A meno che un cane non presenti delle insufficienze evidenti o dei difetti eliminatori

 

verrà esaminato almeno per 10-15 minuti. Dopo il primo turno il giudice avrà la

facoltà di richiamare i cani per quante volte e per tutto il tempo che egli riterrà giusto.

Art.16.- Le prove dovranno

essere giudicate da un (1) Giudice nei casi in cui ne

ricorrerà la necessità si potrà utilizzare un assistente indicato dall’organizzazione,

purché sia realmente esperto. Ove necessario o prescritto da altri regolamenti si potrà far

giudicare anche da giurie plurime.

Art.17.- Nelle prove di tipo “a” di cui alla premessa assieme alla giuria ci dovranno

essere preferibilmente due sparatori  ufficiali. In generale questi dovranno seguire le

indicazioni dei giudici e previi accordi si potrà abbattere il primo selvatico che si leva,

ma in seguito solo quello lavorato dal cane. Per tutti i selvatici abbattuti il cane sarà

inviato al riporto.

Art.18.- I cani dovranno correre, nei limiti del possibile, su terreno semi-coperto e vario.

E’ facoltà del giudice di farli correre anche su terreno scoperto per meglio

controllarne l’addestramento.

Art.19.- La Giuria dovrà tener conto delle attitudini della razza. Dovrà altresì

tenere in considerazione: l’intelligenza; la cerca di giusta ampiezza compatibile con il

tipo di terreno e utile al fucile; il galoppo brioso e veloce in stile di razza; l’azione avida

continua e determinata; il collegamento con il conduttore; la capacità di ricezione

dell’emanazione sia su pista che al vento; la presa di pista, la prontezza e

l’espressività nel risolvere; la buona condotta al frullo e allo schizzo della selvaggina sia

forzata, sia che si levi spontaneamente, nonché al colpo di fucile anche su selvatico non

“lavorato” dal cane; l’attenzione alla fucilata; la prontezza e la precisione

dell’individuazione del punto di caduta del selvatico; la perseveranza nella ricerca del

selvatico abbattuto e la prontezza nell’abboccarlo; la velocità e dolcezza del riporto sia

all’asciutto che dall’acqua; la resistenza nell’affrontare gli ostacoli.

Art.20.- I difetti e gli errori che portano all’eliminazione sono:

-insufficienza di cerca (l’ideale è quella utile al fucile);

-carenza di iniziativa e passione, carenze fisiche, scarsa avidità e determinazione;

-andatura non in tipo;

-carenza palese di intelligenza;

-paura del colpo di fucile e del selvatico;

-il trascuro di selvatico utile;

-il far ripetutamente levare il selvatico fuori tiro;

-la carenza di olfatto;

-il dare la voce sia insistentemente che senza giustificazione;

-il mancato riporto sia all’asciutto che dall’acqua anche su selvatico non levato dal cane,

purché non abboccato da altri cani; il riporto con dente duro.

 

Art.21.- I cani dovranno essere condotti come lo sono generalmente a caccia, diretti

preferibilmente con un segno; i richiami troppo frequenti sia alla voce che col fischietto,

saranno considerati come difetto di obbedienza. Durante la cerca ed il riporto il

conduttore dovrà rimanere vicino al giudice per seguirne le direttive. Il giudice ha

facoltà di accordare al conduttore di portare il cane in vicinanza del luogo di caduta del

selvatico se questo è stato abbattuto quando il cane non lo lavorava, o comunque al di

fuori della vista del cane. Il riporto dovrà essere effettuato al piede del conduttore senza

esitazioni o interruzioni ingiustificate.

Art.22.- In ogni caso, affinché il cane possa essere classificato, dovrà riportare

correttamente. Dovrà anche aver lavorato e preso un punto su almeno un selvatico.

Il riporto di lepre è obbligatorio per gli Springer. Per i Cocker la mancanza di riporto di

lepre non è difetto di eliminazione ed il riporto effettuato è da considerarsi come nota di

merito.

La mancanza di riporto di un selvatico ferito che si sia sottratto non porta alla

eliminazione se il cane lo ha almeno tentato dando prova di aver trovato la pista, averla

seguita più o meno a lungo.

Il riporto effettuato in questi casi, è nota meritoria.

Abboccare un selvatico fermo non è nota di demerito.

Art.23.- Nella prova di cui alla lettera”a” della premessa il riporto “a freddo” non sarà

ammesso salvo casi eccezionali di forza maggiore. Prima di effettuare un riporto a freddo,

si deve tentare se possibile di effettuare un riporto a caldo in azione di caccia.

Per il cane che abbia ottenuto un punto o nel turno o nel richiamo, per la verifica del

riporto a caldo non sarà più tenuto conto degli errori commessi oltre il tempo del

turno o del richiamo dopo la realizzazione.

Se per mancanza di tempo, di terreno o di selvatico non è possibile effettuare un riporto a

caldo, si ricorrerà al riporto a freddo in azione di caccia con le seguenti modalità da seguire

anche per le prove di cui alla lettera “b” della premessa:

- il selvatico (non precedentemente abboccato) è posto sul terreno al di fuori della vista del

cane a circa 20/30 metri da lui. Il terreno sarà lavorato come in una normale azione di

caccia. Dopo un colpo di fucile il cane verrà inviato al riporto.

La durata della cerca non avrà alcuna importanza e non costituirà in alcun caso un

criterio di valutazione. A condizione che il cane cerchi attivamente, gli verrà concesso di

continuare. Ogni riporto a freddo sarà fatto su terreno differente.

Art.24.- Per essere classificati non è ammesso nessun errore grave. Per ottenere il CAC

il cane dovrà aver completato un lavoro impeccabile senza alcun errore.

Art.25.- Il C.Q.N. (Certificato di Qualità Naturali) può essere dato solo al cane che

avendo dato prova di ECCELLENTI qualità naturali (compreso il riporto) ed essendosi

comunque aggiudicato almeno un punto, non ha potuto essere classificato per errori di

dressaggio.

Art.26.- “DERBY” – Prova riservata a soggetti nati in Italia dopo il 1° luglio di due anni

prima. Le batterie di questa prova non possono essere composte da più di 11 soggetti.

Se vi sono più batterie, i vincitori di ciascuna batteria a parità di qualifica, dovranno

confrontarsi in un turno singolo per determinare il vincitore del DERBY.

Art.27.- I Giudici non baseranno le loro classifiche in relazione al numero dei punti

presi, bensì sulla loro qualità tenendo conto dello stile di razza e delle altre qualità

naturali inerenti la razza.

Art.28.- Alla fine della prova i Giudici dovranno proclamare la classifica sul campo e

commentare l’esito della prova.

Art.29.- Per accedere al Campionato Italiano di Lavoro un cane dovrà aver ottenuto:

-3 CAC (di cui non meno di due ottenuti in prove con selvatico abbattuto)

-possedere un brevetto di riporto dall’acqua (come da art.30)

-aver ottenuto la qualifica in esposizione (attualmente un MB in Raduno o Speciale)

 

(N.B. per le femmine n°2 CAC in prove su selvatico abbattuto e n°2 Eccellenti in prove

tipo “A” o “B”)

 

Brevetto di riporto dall'acqua

Art.30.- Il brevetto di riporto dall’acqua verrà giudicato da due giudici abilitati a

giudicare prove CACIT per Spaniel.

Condizioni dell’esecuzione dei riporti dall’acqua:

- i riporti si faranno con anitra uccisa al momento

- i giudici veglieranno affinché tutti i cani siano posti nelle stesse condizioni e che si

avvicinino il più possibile ai seguenti criteri:

- i riporti si faranno in acqua profonda che obblighi il cane a nuotare per una distanza di

più metri;

-l’entrata in acqua si farà su una discesa non troppo ripida che non obblighi il cane a

saltare o tuffarsi;

-l’anitra sarà lanciata per tutti i cani dalla stessa persona e dovrà cadere oltre sette

metri dal bordo (in caso di riporto nel fiume, l’anitra sarà lanciata sufficientemente a

monte da poter passare a portata davanti al cane);

Verrà tirato un colpo di fucile all’atto del lancio, il cane potrà andare in acqua non appena

l’anitra verrà lanciata;

-per un tempo che non dovrà assolutamente superare il minuto, sarà tollerato che il

conduttore incoraggi il suo cane ad entrare in acqua ma non potrà usare che la voce

e dovrà rimanere nei limiti del ragionevole.

 

Disposizioni transitorie

Art.31.- Fino al 31/12/97 gli organizzatori di Prove Internazionali sono tenuti allo

svolgimento della prova di riporto dall’acqua come descritta al precedente art.30 che varrà

a tutti gli effetti quale brevetto di riporto. Resta inteso che i possessori del brevetto non sono

tenuti alla reiterazione della prova di riporto dall’acqua.